Come avere i denti bianchi, per sempre? Fortunatamente al giorno d’oggi la cosmesi dentale è all’avanguardia e può fare davvero miracoli: esistono infatti diverse tecniche per rendere un sorriso smagliante e per cancellare le imperfezioni. L’importante è dedicarsi con costanza alla salute della propria bocca ed evitare le soluzioni fai-da-te, affidandosi sempre a un professionista.

 

Da cosa dipende il colore del denti?

Età, sesso, genetica e abitudini di vita condizionano lo smalto dentale, che può assumere fino a 14 tonalità diverse.

In particolare, il tempo gioca a nostro sfavore: con il passare degli anni i denti si consumano, soprattutto se tendiamo a digrignarli o li spazzoliamo con troppa violenza. Lo smalto piano piano lascia il posto alla dentina, che ha sfumature più scure: avere i denti bianchi è sempre più difficile se si aspetta.

Anche le cattive abitudini non sono da sottovalutare: diete troppo acide (ricche di limone e aceto) e il consumo di bevande confezionate (gasate, a base di cola o succhi di frutta) sono anch’essi causa di abrasione, così come i disturbi che provocano acidità della bocca (ad esempio il reflusso esofageo).

Tra i nemici dei denti bianchi ci sono inoltre tutti quegli agenti “macchianti”: caffè, tè, tabacco, vino e alimenti ricchi di pigmenti (ciliegie, mirtilli e liquirizia, ma anche cibi insospettati come carciofi e spinaci). Attenzione anche ai collutori a base di clorexidina.

Ricorda che le basi per un buon sorriso si gettano fin da neonati: l’allattamento al seno favorisce uno sviluppo sano della dentatura, dovuto alle sostanze nutritive contenute nel latte materno, preziosissime per lo smalto dentale.

 

Ecco 3 soluzioni per sbiancare i denti:

L’igiene dentale

L’igiene dentale andrebbe fatta periodicamente, almeno ogni 6 mesi (anche ogni 3, a seconda dei casi). È indispensabile per rimuovere placca e tartaro e, attraverso spazzolino rotante e pasta diamantata, l’igienista è in grado di rimuovere anche le anestetiche macchie dentali sulla superficie.

Lo sbiancamento dentale

In questo caso, i denti vengono trattati con gel a base di perossido di idrogeno o perossido di carbamide: l’ossigeno penetra nello smalto, ripristinandone il colore bianco.

Questo trattamento si può fare sia in ambulatorio (sono in genere necessarie 2 o 3 sedute, a distanza) o anche a casa, attraverso speciali mascherine realizzate dal dentista, da indossare di notte (o per un certo numero di ore indicate dallo specialista), per circa due settimane.

I kit venduti in farmacia sono meno efficaci e andrebbero evitati: l’agente sbiancante è ridotto e le mascherine, non essendo personalizzate, rischiano di far cadere il prodotto su zone che non andrebbero trattate, con il rischio di causare ipersensibilità dentale e irritazioni gengivali.

Lo sbiancamento, di per sé, non danneggia i denti, ma occorre sempre affidarsi a un professionista, che saprà dosare l’agente sbiancante a seconda del tuo caso, indicandoti anche le giuste tempistiche del trattamento

Le ricostruzioni dentali

Quando il dente è troppo usurato, la soluzione è un vero e proprio “restauro”: si usano delle faccette di ceramica, sottilissime lamine (pochi decimi di millimetro) adesive che vengono cementate sulla superficie del dente. Questo intervento è molto discreto: il dente sembrerà del tutto naturale e, se fosse necessario, si può anche intervenire sulla sua forma.

A differenza di igiene e sbiancamento, questa è una soluzione definitiva e duratura nel tempo. Per essere eseguita, però, è necessario che il dente presenti ancora una sufficiente quantità di smalto dentale.

Se il dente fosse troppo usurato, si può ricorrere anche a una capsula dentale. Una soluzione sicuramente più invasiva, ma che dà ottimi risultati.

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Dentifrici sbiancanti, bicarbonato e fluoro sono utili?

Ricorda che i dentifrici sbiancanti che si possono comprare in farmacia possono essere utili come mantenimento dei risultati, ma non potranno mai sostituire una seduta di igiene dentale o uno sbiancamento professionale. Inoltre, se associati a spazzolini con setole troppo dure, col tempo si avrà l’effetto contrario: lo smalto verrà danneggiato.

Non usare mai la polvere di bicarbonato per sbiancare i tuoi denti! È un agente corrosivo, che rende lo smalto poroso e quindi più sensibile alle macchie. Sono sicuri, invece, i dentifrici a base di bicarbonato, vista la quantità ridotta contenuta nel tubetto.

Occhio anche al fluoro. Nei dentifrici va bene, ma se assunto per via orale può portare a “iperfluorazione”, che causa denti gialli e dalla superficie rovinata, non liscia.

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