Denti a macchie? la chiamano la malattia dei “bimbi del “2000”.
Si tratta di una demineralizzazione dello smalto dei denti. Tra le cause principali gli antibiotici e la carenza di vitamina D.
Da molti anni i dentisti osservano a carico dei molari permanenti e degli incisivi zone di opacità di colore bianco-giallo o giallo-marrone.
Per molto tempo sono state attribuite diverse denominazioni a questa condizione: primi molari permanenti ipomineralizzati, ipomineralizzazione idiopatica dello smalto, ipomineralizzazione da mancanza di fluoro.
Successivamente si è deciso di denominarla MIH (Molar and Incisor Hypomineralization) intendendo “un’ipomineralizzazione di origine sistemica che riguarda da uno a quattro primi molari permanenti, con frequente interessamento degli incisivi”.
Raramente possono mostrare difetti dello smalto anche i secondi molari decidui, i secondi molari permanenti e i canini permanenti. I denti del mascellare superiore sono più frequentemente affetti rispetto a quelli della mandibola.
Si tratta di una patologia in espansione che colpisce i bambini già a partire dai 6 anni quando erompono i primi denti permanenti ma può interessare anche i molari da latte.
La MIH è molto diffusa ed ha un incidenza che varia dal 3% al 25%. Coinvolge i primi molari permanenti e gli incisivi sin dall’età pediatrica.
In inglese si chiama Molar Incisor Hypomineralization (MIH) e, se non diagnosticata precocemente ed intercettata, può portare a quello che viene definito “post eruptive breack-down”, ossia alla frattura dello smalto dei denti.
È un quadro clinico che si riscontra frequentemente ed è caratterizzato da una ipomineralizzazione dei denti.
Si tratta di un difetto qualitativo dello smalto che tende ad aggravarsi nel tempo .
I denti ipomineralizzati si presentano con macchie bianco-giallastre o marroni, sono sensibili al caldo e al freddo, durante la masticazione e le manovre di igiene orale e, a causa della anomala porosità dello smalto possono andare incontro a cedimento strutturale delle aree colpite”.
La causa è ignota, anche se sono stati ipotizzati diversi fattori che potrebbero essere la causa di insorgenza della patologia.
Fondamentale è la diagnosi precoce e la identificazione dei soggetti a rischio.
La terapia mira al trattamento della ipersensibilità, alla prevenzione della carie, al restauro degli elementi dentali compromessi, considerato comunque che è importantissimo il monitoraggio costante con controlli trimestrali dal dentista.
Importantissimo pertanto per i genitori rivolgersi al proprio dentista con i loro figlia già a partire dai 3 -4 anni di età per eseguire la prima visita di controllo.
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